Pondicherry, la città francese in India e Maison Perumal

Piove stamattina. La primavera, che sembrava essere arrivata, si allontana. Fa anche freddo.

Un amico oggi parte per l’India. Un anno fa partivo anche io più o meno a metà aprile. Il viaggio che più mi è rimasto nel cuore è il primo, nell’India del Sud. Non lo dimenticherò mai. Un viaggio dolce, pieno di regali e di momenti oserei dire magici e sorprendenti. L’India o la ami o la odi, ma se ti entra nel cuore non ti lascia più. E poi un viaggio in India è uno di quei viaggi che ti accompagna nel tempo. L’esperienza fatta non è immediatamente percepibile, arriva lenta, al ritorno a casa, quando durante la giornata ti sovviene un ricordo che ti strappa un sorriso. A me è successo così tutte le volte. Bisogna essere predisposti ad accogliere l’India nella sua diversità, complessità, contraddizione.

L’India del Sud a mio avviso conserva un’autenticità e un sapore che la rende ancora più accattivante, interessante e variegata. Per esempio uno dei luoghi più inconsueti e sorprendenti che si possano visitare è la cittadina di Pondicherry … una cittadina francofona !

Colonizzata per circa 140anni dai francese, Pondicherry conserva la sua identità e girando per la città, ci si accorge di essere in luogo con una storia particolare, a cominciare dal fatto che i nomi delle vie sono francesi !

Pondicherry è una bella cittadina di mare, pulita, ordinata, con una bella passeggiata lungo la spiaggia in cui è facile la sera ritrovare le famiglie riunite, i bambini che giocano, i giovani che si incontrano. Nel cuore della cittadina si trova l’ashram di Sri Aurobindo e la visita di questa realtà densa di spiritualità, è un’esperienza che sicuramente arricchisce il viaggio.

Proprio nei pressi all’ashram si trova un piccolo hotel di charme in cui ho cenato e che, incuriosita, ho avuto l’opportunità di visitare. L’hotel si chiama Maison Perumal ed è veramente una casa che ti accoglie. La filosofia con cui è gestita tutta la struttura la rende un luogo speciale. Attenti all’eco – compatibilità, all’utilizzo materiali e oggetti che aiutino l’economia locale (ad esempio all’interno della struttura sono presenti grandi vasi prodotti in un ashram che si trova appena fuori della città e che sostiene lo sviluppo e l’economia dei piccoli villaggi), il senso di accoglienza dato dalle piccole dimensioni dell’hotel che ha camere tutte diverse e personalizzate, il rispetto del carattere architettonico della costruzione originale, la possibilità di fare corsì di cucina e di entrare in contatto con la cultura locale anche attraverso il cibo, hanno lasciato in me un ricordo vivido che ancora mi accompagna.

Un ringraziamento ufficiale a Lia Tagliavini per le foto . Viaggio insieme indimenticabile.

Se volete curiosare e raccogliere info e dettagli

http://www.cghearth.com/maison-perumal

 

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